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Il 2 settembre si sono aperti i termini per presentare la domanda per il Sostegno per l’Inclusione. Di cosa si tratta e come ottenerlo?
Cos’è?
Si tratta di un contributo economico per le famiglie disagiate che abbiano al loro interno un minorenne, un disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Il contributo si attua attraverso un progetto di coinvolgimento e attivazione sociale e lavorativa con interventi coordinati dai servizi territoriali e da quelli sociali dei Comuni. Gli interventi in questione possono riguardare anche alcuni lavori socialmente utili, progetti di aggiornamento professionale e di formazione lavorativa.
Chi ne ha diritto
La domanda deve essere presentata da un componente del nucleo familiare attraverso un modulo Inps che permette anche la certificazione dei requisiti necessari per entrare nel progetto, certificazione che andrà ad integrare e confermare quanto già assunto attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE. Il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario, oppure con regolare permesso di di soggiorno permanente o di lungo periodo e, come detto, deve avere all’interno del proprio nucleo familiare un componente minorenne o un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata (certificazione rilasciata da una struttura pubblica e avvenuta non prima del 5 mese di gestazione).
Requisiti e punteggio
Oltre questo occorrono specifici requisiti economici: ISEE inferiore o uguale a 3mila euro, assenza di altri benefici economici (NASPI, ASDI o altra forma di sostegno alla disoccupazione) mentre per quelli di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale l’importo dev’essere inferiore ai 600 euro mensili. Inoltre nessun componente del nucleo deve avere intestati beni durevoli di valore (es autoveicoli con cilindrata superiore ai 1.300 cc, motoveicoli superiori ai 250 cc). La valutazione avverrà considerando il carichi familiari, economici e lavorativi con preferenza verso i nuclei con il maggior numero di figli minorenni, nuclei monogenitoriali o con presenza di disabili. Il punteggio minimo è di 45, quello massimo di 100.
Le tempistiche
L’apertura del bando è stata venerdì 2 settembre esattamente 45 giorni dopo l’entrata in vigore del Decreto interministeriale del 26 maggio 2016. Le previsioni parlano di un’erogazione del beneficio che avverrà entro due mesi dall’accettazione della domanda. Come si legge dalla nota del ministero del Lavoro “Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre (90 giorni per le richieste presentate fino al 31 ottobre 2016) devono essere attivati i progetti personalizzati (in fase di prima applicazione obbligo di attivazione per il 50% dei beneficiari)”